Frammenti nudi d’emozioni.
Linee testarde affollano gentili le tele del Maestro Antonio Di Zio in incastri geometrici di volumi.
L’occhio cattura i colori di luce, l’uomo sogna arcobaleni di ricordi dell’anima.
Tinte accese si rincorrono senza sforzo a farsi presenza ferma.
Angoli aguzzi come vette a precipizio su cui sedersi e guardarsi dentro, ben ancorati al “sicuro” per la vertigine di cadere.
Cerchi vermigli, fulcro e cuore, a chiazzare le tele come i soli di sangue dell’Africa.
Scie sinuose scorrono in moti ondosi a ricoprire di seta i vicoli angusti tra corpi di blocchi.
Strade continue a macinare sensazioni dal colore al cuore, continua ricerca di sè.
Il ricordo catturato, epifania, resta impigliato nelle maglie fitte dell’anima, franto in frammenti nudi d’emozioni.