Gio. Set 19th, 2024

27 agosto 2024: una data che rimarrà impressa per sempre nella mente dei cittadini di San Felice a Cancello e delle Istituzioni. Una triste e spiacevole pagina che non avremmo mai e poi mai voluto leggere. Il lutto che ha colpito i familiari della 74enne signora Agnese Milanese e del figlio 42enne Giuseppe Guadagnino, il cui corpo al momento non è stato ancora ritrovato, è anche una dura lezione di corretto comportamento per la popolazione e un ammonimento alle istituzioni: la NATURA MERITA RISPETTO! Rispettare la natura significa rispettare noi stessi, tenere a cuore la vita nostra e degli altri esseri viventi. C’ è una realtà ben precisa che ignoriamo o dimentichiamo: l’uomo non è il padrone della natura, ma è un suo ospite. Significative le parole di Papa Francesco: “Rispetto per la Creazione di Dio. La natura non è vista solo come una risorsa da sfruttare, ma come una meravigliosa opera di Dio che riflette la Sua bontà e bellezza”. Dopo il violento nubifragio che ha interessato il Comune di San Felice a Cancello, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia di Stato, Finanza, Soccorso Alpino, Protezione Civile, accorsi sul posto si sono trovati difronte a scene mai viste prima, davvero uniche. Presente il Sindaco Emilio Nuzzo con evidenti segni di sconforto stampati sul volto. L’evento accaduto ha lasciato un segno indelebile nella mente del popolo sanfeliciano. Con tanta foga i residenti hanno gridato: “E’ una tragedia annunciata”; “Ormai abbiamo paura a vivere qui”.  Ci risulta davvero difficile immaginare quei cittadini che hanno vissuto scene spaventose sulla propria pelle, momenti in cui hanno visto in faccia la morte e pensato di essere inghiottiti dal fango.  È veramente difficile trovare parole adatte per definire simili situazioni, c’è solo da rabbrividire. In un simile contesto bisogna sottolineare che l’alta professionalità dei soccorritori è salita alla ribalta. I Vigili del Fuoco di Caserta, in primis, guidati dall’instancabile Comandante Paolo Massimi, hanno effettuato le ricerche servendosi di gommoni, droni, cani molecolarie nucleo sommozzatori, facendo ricorso anche a mezzi pesanti e calando un piccolo escavatore all’interno del canalone adiacente alla ex cava Giglio. A dare un prezioso aiuto alla ricerca è arrivato a San Felice a Cancello anche “Baila”, dell’Unità cinofila dei Carabinieri, unico cane in Italia in grado di percepire tracce di sangue e di individuare le persone in vita. E proprio nella cava, a 3,5 km lontano dal luogo ove si trovava con il figlio Giuseppe Guadagnino, lunedì 2 settembre 2024 alle ore 12,00, è stato ritrovato il corpo intatto della signora Agnese Milanese. A bordo della loro Apecar sono stati travolti dal fiume di fango e detriti, sceso giù con furia dalla collina che sovrasta la frazione di Talanico. Aiutare le persone è il lavoro più bello del mondo per un pompiere e non esiste niente che possa ripagarlo più di un grande, stretto e affettuoso abbraccio, accompagnato da una piccola, semplice e apprezzabile parola: GRAZIE! Ad ulteriore dimostrazione che passione e grinta non mancano mai per questo lavoro, dal 27 agosto 2024 ad oggi a San Felice a Cancello è ancora presente l’UCL (Unità Comando Locale) dei Vigili del Fuoco di Caserta con due camper per posti letto. Al lavoro ci sono 5 squadre dei caschi rossi, coordinate dal Comandante provinciale Paolo Massimi, in costante contatto con il Prefetto di Caserta, Dott. Giuseppe Castaldo. Con certezza si può affermare che quanto occorreva per la ricerca delle persone disperse è arrivato da ogni parte d’Italia: cani molecolari dei Carabinieri da Bologna, della Polizia dal Trentino, della Guardia di Finanza dal nord trasportati in elicottero; poi è stato utilizzato un robot subacqueo del Gruppo Vigili del Fuoco di Napoli; sul posto sono arrivati escavatori da tante zone dell’Italia, ed ancora l’ARGO 8×8, un mezzo – unico in Italia – che cammina nell’acqua, nel fango, nella neve, alla ricerca di persone, in dotazione al Comando Vigili del Fuoco di Modena. I Sommozzatori del nucleo operativo di Napoli hanno introdotto un ulteriore strumento nel loro arsenale: il ROV. Questo veicolo radiocomandato consente di esplorare aree subacquee complesse e di raccogliere informazioni in tempo reale, rendendo così più efficaci le operazioni di ricerca nella vasca, dove si ritiene possa trovarsi Giuseppe Guadagnino. Nonostante gli sforzi e le nuove tecnologie, sino ad ora le ricerche non hanno prodotto risultati positivi. Non si può non compiacersi di tanta qualificata partecipazione e formulare con tutto il cuore l’augurio che finalmente si possa arrivare al ritrovamento dei resti mortali di Giuseppe. Nel collage i mezzi usati per la ricerca, il Comandante dei Vigili del Fuoco Paolo Massimi intervistato per il TGR; il vertice d’emergenza con tutte le Istituzioni nella Casa comunale di San Felice a Cancello.

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