Ecco il commento di Cecco Gambizzato che, dopo aver letto l’articolo sull’autismo, con particolare sensibilità, ha scritto:
“Non sono le istituzioni che stanno a guardare. È il popolo, la gente, ‘il prossimo’, gli amici, i compagni di classe, i compagni di gioco, l’ambiente familiare, le televisioni, la società in toto, di cui anche noi facciamo parte. Questo è un tema che merita un ‘mea culpa’ collettivo. Ovviamente, chi sta più in alto nella sfera decisionale ha responsabilità maggiori, ma non è un decreto legge che può cambiare le cose. È un problema educazionale che deve partire dall’infanzia, dall’ambiente familiare sano, con una maggiore cura della persona seguendo i principi dell’etica individuale e collettiva. Chi oggi insegna, per esempio, i Dieci Comandamenti? Dove sono i Circoli e le Associazioni, cattoliche e non, dove si cresceva insieme, imparando anche la competizione ma sempre nel rispetto dell’altro, dove si veniva allenati e allevati al valore della solidarietà verso gli anziani, verso i più fragili, verso il coetaneo più debole? Questi valori venivano inculcati dalle nostre Mamme, anche in maniera asfissiante, fino al raggiungimento dell’obiettivo finale cioè quello di farli diventare nostri. L’altruismo era il modello comportamentale maggiormente sponsorizzato, oggi, invece, vanno di moda l’arrivismo, la sopraffazione, la prepotenza, l’arroganza, il non rispetto degli altri. È proprio triste doverlo constatare ogni giorno. Rincuora, invece, leggere lettere di Mamme che non si arrendono e continuano la loro battaglia non più silenziosa, non più nascosta nelle mura di casa.
Questi fatti riconciliano con la vita, in uno sforzo innanzitutto individuale ed interiore, ma proiettato a far emergere una maggiore conoscenza dei problemi gravi all’interno di molte famiglie, che hanno bisogno di aiuto concreto da parte anche del vicino di casa, del coinquilino nel cortile, del compagno di classe, della Scuola, della Chiesa ed ovviamente, in primis, anche delle Istituzioni. Solo così potremo coltivare la speranza di far crescere la coscienza civile e solidale verso queste situazioni, che meritano, innanzitutto, rispetto.
Brava Mamma, hai fatto e scritto bene, continua ad insistere e non Ti scoraggiare. Molti ricorderanno a lungo la favola che hai raccontato così bene, creando il Tuo nuovo personaggio dei cartoni animati: “lo Zaino” – Vedrai quanti saranno felici di averTi letto ‘Nessuno nasce solo o è nato per sé solo”.
Bravo a Mimmo Campagnuolo che ha raccolto e diffuso questo messaggio. Alla fine qualche cosa sempre si raccoglierà. “Insistere, Insistere, Insistere”. “Resistere, Resistere, Resistere!”